Ed è così. Circa. Più o meno.

Ed è così. Circa. Più o meno. (Italia, 2011, 104′)

di Tonino De Bernardi

Montaggio Tonino De Bernardi e Giovanni Maderna

prodotto da Lontane Province Film

distribuzione Quarto Film

“Ho orrore di tutti i mestieri. Padroni e operai, tutti bifolchi, ignobili. La mano da penna vale la mano da aratro”, scrive Rimbaud. “Mi è proprio evidente che sono sempre stato di razza inferiore”. Non sono, dico io, all’altezza; eppur anch’io ricerco un assoluto, che risulta paradossalmente relativo, essendo mio. Questo è uno dei miei film più personali sotto la sua veste “documentaristica”. Delina, la donna contadina anziana, ritorna in tutto il mio cinema. A lei è legato il tema della terra e della campagna. Il mio è cinema duale/dualistico di opposizioni, tra città e campagna, tra viaggio e restare, tra qui e là, tra maschile e femminile, affermazione e negazione, giorno e notte/luce e tenebre, interno ed esterno ecc. Così sia (o non sia). Ed è così. Circa. Più o meno si scontra fatalmente alla fine con una sospensione, proprio nel momento in cui, filmando la realtà esterna, la cosiddetta “vita”, cerca di circoscriverla e definirla. Succede che il cinema vada oltre gli incroci che lo fanno e ci si consegni come il messaggio nella bottiglia in balìa delle acque e delle correnti marine (l’ennesimo?). (Tonino De Bernardi)